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Losone in prima fila per il polo tecnologico del Locarnese

Robotica, meccatronica e industria 4.0 sono settori di punta per Losone che il Comune sostiene insieme a Locarno nell’associazione LocarneseTech.

Lo scorso novembre l’associazione LocarneseTech è entrata nel vivo delle sue attività con la firma della collaborazione con la SUPSI (Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana). È stata fondata nel 2021 dal Comune di Losone insieme alla Città di Locarno e all’Ente Regionale per lo Sviluppo del Locarnese e Vallemaggia (ERS-LVM) per sostenere il locale settore della robotica, meccatronica e industria 4.0.

 

“Il nostro Comune e il capoluogo sono i due principali poli economici della Regione e ospitiamo in particolare importanti aziende dell’elettronica e dell’ottica,” ha ricordato il vicesindaco Fausto Fornera, rappresentante del Comune in seno all’associazione.

 

Lo stesso sviluppo industriale di Losone è iniziato proprio con l’insediamento della fabbrica di macchinari AGIE negli anni ’50 del secolo scorso. Con gli anni si sono aggiunte e state fondate altre aziende, tra cui Diamond e Sensoptic, per citare solo le più note.

 

Ad attrarre queste imprese sulla sponda destra della Maggia non erano state soltanto la disponibilità di terreni nel Comune di allora, in particolare di proprietà del patriziato, ma anche le condizioni che l’amministrazione comunale aveva saputo garantire.

 

Nella prima metà del Novecento erano stati potenziati i collegamenti stradali, era stata migliorata la raggiungibilità del centro di Locarno con la costruzione del ponte sulla Maggia ed erano state introdotte delle agevolazioni amministrative e imprenditoriali. Il ricordo di quell’esperienza ha contribuito a sostenere il lancio della LocarneseTech.

 

“L’associazione vuole promuovere condizioni favorevoli per consolidare la presenza di aziende ad alto valore tecnologico e attirare nuove attività,” ha spiegato Fornera. “In quanto singolo Comune possiamo e stiamo già agendo a livello delle infrastrutture con piste ciclabili, posteggi se ce n’è bisogno, corsie preferenziali per il trasporto pubblico, ma è essenziale potersi coordinare a livello regionale.”

 

Una regione innovativa

Il Ticino è uno delle 10 regioni più innovative d’Europa. Nell’ultima classifica del Regional Innovation Scoreboard (RIS) il nostro Cantone si piazza ottavo su 240 regioni. In Svizzera solo Zurigo riesce a fare meglio.

 

Un risultato che è stato reso possibile dall’impegno di tutto il Cantone nell’arco di anni. Infatti, dal 2014 le prestazioni ticinesi sono quelle migliorate di più rispetto alle altre regioni elvetiche.

 

Dal canto suo il Locarnese e valli ha sperimentato la maggiore crescita di nuovi brevetti a livello cantonale, in particolare per quanto riguarda le tecnologie energetiche.

 

Tuttavia, nel resto dell'Europa non sono stati con le mani in mano. In Ticino l’attività innovativa è aumentata molto, ma in alcune regioni europee anche di più. Anche se il Locarnese guida la classifica ticinese per le attività di ricerca e sviluppo, il numero di aziende nella robotica e meccatronica sta diminuendo e con loro i posti di lavoro.

 

“L’associazione vuole consolidare la presenza di queste aziende ad alto valore aggiunto tecnologico che, ne siamo convinti, non solo hanno un presente, ma anche un futuro,” ha commentato Fornera.  “Dobbiamo essere in grado di guardare al futuro con progettualità, rafforzando quello che c’è oggi, ma anche pensando alla struttura economica del nostro Comune e della nostra Regione di domani.”

 

Il comparto resta, infatti, centrale per l’economia regionale. Già una decina d’anni fa la SUPSI aveva realizzato uno studio sugli ambiti di maggior potenziale per il Locarnese.

 

Oltre al settore della meccatronica, la nostra regione si distingueva e ancora si distingue come polo dello sport e del benessere, che ruota intorno agli istituti sanitari e al Centro sportivo nazionale di Tenero, e come polo dell’audiovisivo, che trova il suo fulcro nel Locarno Film Festival.

 

Due ambiti in cui negli ultimi anni il Comune di Losone ha offerto un significativo contributo. Da una parte sostenendo la costruzione della nuova casa medicalizzata per persone anziane e dall’altra ospitando il BaseCamp, il campus giovani della rassegna cinematografica.

 

Il lancio della LocarneseTech è l’occasione per valutare concretamente come sostenere anche il settore della robotica, meccatronica e industria 4.0 e soprattutto di rafforzare la collaborazione con le imprese locali.


Un’iniziativa nata con le aziende

L’associazione è, infatti, stata creata prima di tutto per poter rispondere alle esigenze delle aziende locarnesi. In tal senso, nel comitato direttivo della LocarneseTech è presente anche un rappresentante delle imprese, Juri Cugini, head of operations presso +GF+, il gruppo svizzero di cui attualmente è parte AGIE, nonché consigliere comunale di Losone.

 

Per portare avanti il lavoro dell’associazione si è, dunque, voluto subito cercare una persona che non fosse solo un direttore, ma che potesse essere un punto di riferimento e di contatto per tutte le aziende presenti sul territorio.

 

“L’associazione non deve essere solo un tramite tra le autorità e le aziende, ma anche tra le aziende fra di loro, tra le aziende e la clientela e soprattutto fra le aziende e gli istituti di ricerca,” ha spiegato Fornera. “La ricerca è la base per il futuro, perché se non si resta al passo coi tempi si viene superati in brevissimo tempo.”

 

Il comitato direttivo si è, quindi, presto orientato verso un mandato diretto alla SUPSI che in primo luogo si occuperà di individuare le necessità delle singole imprese. “Entro la fine di quest’anno si avranno i primi risultati,” ha aggiunto Fornera. “Successivamente saranno proposti progetti rivolti a casi specifici, ma anche attività pubbliche di sensibilizzazione sul settore.”

 

Questa iniziativa è anche un’occasione per avvicinare ulteriormente i due Comuni che forse più di tutti hanno mostrato la volontà di collaborare oltre i propri confini comunali. Nel 2011 Losone e Locarno sono stati, infatti, i principali promotori dei tentativi di aggregazione delle due sponde della Maggia. Allora i due progetti erano divisi dal fiume, ma con la LocarneseTech hanno realizzato un nuovo ponte per il sistema regionale.

 

“Per affrontare con propositività le complesse sfide che si presentano,” ha concluso Fornera, “sono convinto che bisogna sempre più ragionare in termini regionali.”

Domenica 2 Aprile 2023Ritorna
Immagine astratta del LocarneseTech.

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