Il Ceratocystis platani, conosciuto come cancro colorato del platano, è un fungo proveniente dal Nord America che attacca la corteccia e i tessuti vascolari dei platani. Un albero colpito può morire nell’arco di 3-7 anni.
Nella Svizzera italiana il fugo è stato accertato per la prima volta in Ticino nel 1986 e attualmente esistono ancora dei focolai nelle regioni che si affacciano sul Lago di Lugano.
Per controllare la diffusione di questo patogeno, la Sezione cantonale dell’agricoltura ha definito una serie di misure obbligatorie di prevenzione e lotta (SCARICATE LA DIRETTIVA: misure di prevenzione e lotto al cancro colorato del platano).
Sono state, inoltre, definite delle zone focolaio e delle zone cuscinetto in cui vanno prese delle misure preventive più incisive rispetto al resto del territorio.
Le attività umane sono la principale causa della diffusione del cancro colorato del platano. Le potature, gli urti accidentali contro le piante, la lavorazione di terreno contaminato e il trasporto di materiale infetto permettono, infatti, al fungo di diffondersi.
Tutti i gestori di piante di platano e/o i proprietari di tali piante, sono tenuti a rispettare le Direttive.
Tali disposizioni si applicano a ogni intervento che causi o potrebbe causare ferite alla pianta e riguardano sia piante coltivate in vivaio che piantate su suolo privato o pubblico, sia lavori fatti sulla parte aerea della pianta che sulla parte radicale.
In particolare, si ricorda che in tutto il territorio cantonale gli interventi sui platani quali potature, recisioni radicali e abbattimenti devono essere eseguiti durante il riposo vegetativo (periodo durante il quale le piante sono completamente prive di foglie), con tempo asciutto e in assenza di vento.
L’inosservanza delle misure ordinate con la decisione è punibile con una multa fino a Fr. 10’000.--.
Maggiori informazioni sul cancro colorato del platono:
SCHEDA CANTONALE DEL SERVIZIO FITOSANITARIO
Foto di Jan van der Wolf da Pexels
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