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Ex Caserma: il Municipio di Losone cerca una soluzione in maniera proattiva

I colloqui tra il Municipio e il Dipartimento del territorio del Cantone continuano e si stanno vagliando i prossimi passi.

Dal 2016 l’ex Caserma appartiene al Comune di Losone, un’area di 120mila metri quadrati suddivisa fra l’ampio parco e diversi edifici, di cui il principale è appunto la caserma.

 

Nel 2019 riconoscendo l’importante valenza regionale del comparto, è stata sviluppata una variante pianificatoria per l’ex Area militare, Piana d’Arbigo Losone, favorevolmente accolta dal Dipartimento del territorio (DT) del Cantone nell’ambito dell’esame preliminare e adottata dal Consiglio comunale di Losone.

 

Il Municipio, supportato ed avallato dai servizi cantonali, aveva quindi svolto tutte le pratiche pianificatorie necessarie e previste dalle disposizioni normative in vigore, per adottare per tale comparto una pianificazione che sviluppasse quest’importante e vasta area del locarnese nell’interesse della comunità.

 

La situazione dopo la sentenza del Tribunale federale

In seguito al ricorso di un privato, la sentenza del 16 gennaio 2023 del Tribunale federale (TF) ha definitivamente statuito sulla situazione pianificatoria del comparto ex Caserma, annullando la modifica del Piano regolatore adottata dal Comune e situando quest’area ampiamente edificata e di chiara valenza pubblica, fuori dalla zona edificabile.

 

Nel contratto di compravendita dell’ex Caserma è presente un diritto di ricupera applicabile qualora entro dieci anni dalla stipula, non si potesse procedere ad una nuova pianificazione. Tale diritto viene però a decadere se il cambiamento di destinazione non risultasse possibile, in virtù di una decisione di un’autorità amministrativa o giudiziaria, come è appunto in questo caso.

 

È assolutamente indubitabile che la decisione del Tribunale amministrativo si fonda essenzialmente su un vizio di forma e non sono mai stati messi in dubbio i contenuti pianificatori. La situazione attuale non è quindi certamente dovuta all’inoperatività del Municipio o ad una sua mancanza di visioni.

 

Attualmente l’unica destinazione ammessa per l’area è quindi quella militare, che è stata sempre esercitata, e di protezione della popolazione. Questo consente al Comune l’attuale locazione degli spazi all’esercito. In linea di principio dunque eventuali interventi edilizi e potenziali investimenti per il mantenimento della situazione attuale (senza quindi un cambio di destinazione) sarebbero possibili.

 

I progetti messi in campo nel corso degli anni

Nel corso di questi ultimi anni diverse ipotesi sono state avanzate per l’occupazione dell’ex Caserma come la sede del Museo cantonale di storia naturale, dell’Accademia Dimitri e il BaseCamp del Locarno Film Festival, che è stato ospitato qui per due edizioni prima dell’infausta decisione citata.

 

Tutti i progetti avevano una valenza di rilevanza sociale e culturale di grande impatto per l’intero territorio del locarnese e anche cantonale.

 

Il Municipio si sta attivando su diverse opzioni

Il Municipio di Losone è quindi fermamente deciso a sbloccare tale stato di cose e si sta muovendo in diverse direzioni.

 

Ha già da tempo intavolato una serie di incontri con i rappresentanti del Dipartimento del territorio del Cantone, per trovare infine una risoluzione alla destinazione d’uso del comparto ex Caserma.

 

Nel luglio dello scorso anno il Direttore del DT ha comunicato al Municipio la disponibilità del Dipartimento a valutare l’avvio di una procedura di Pianificazione cantonale (Piano di utilizzazione cantonale – PUC), che presuppone tuttavia l’individuazione di contenuti di rilevanza sovracomunale che giustifichino tale misura.

 

A tale scopo, il Municipio ha prodotto un dossier, corredato da lettere di sostegno da parte degli enti già precedentemente coinvolti, con i seguenti contenuti:

In uno degli incontri più recenti il capo della Sezione sviluppo territoriale del DT ha sottolineato che qualsiasi pianificazione, sia essa locale (PR) o cantonale (PUC o PD), che prevede un cambio di destinazione deve essere accompagnata da un compenso dei nuovi azzonamenti. Tale vincolo non facilita certo l’agire del Municipio.

 

D’altra parte, subito dopo la sentenza del TF il Municipio aveva avviato la procedura per la presentazione di una domanda di costruzione preliminare informativa per un cambio di destinazione parziale ai sensi dell’art. 24c della LPT volto all’insediamento dell’Accademia Dimitri. I servizi del DT competenti hanno risposto, in via preliminare e non vincolante, che un cambio di destinazione può essere ammesso al massimo nella misura del 30%.

 

L’Accademia Dimitri sarà nuovamente coinvolta per verificare con loro se tale l’ipotesi sia percorribile.

 

Parallelamente si prevede di prendere contatto con il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) per sondare la possibilità di concludere un contratto di locazione degli spazi ad uso militare per un medio-lungo periodo (attualmente le convenzioni hanno durata solo biennale): in caso affermativo, sarebbe possibile ipotizzare e pianificare investimenti importanti sugli stabili.

 

Infine il Municipio non intende per ora avviare la richiesta di riduzione del prezzo d’acquisto dell’immobile (termine massimo fissato in 10 anni dalle disposizioni contrattuali), perché prima di ricorrere a questa estrema ratio, vuole vagliare ed approfondire con l’ausilio del Cantone tutte le strade possibili per poter pianificare il comparto, in modo da poter finalmente destinare lo stesso ad un uso d’interesse pubblico come auspicato dalla cittadinanza losonese.

 

Foto: ex Caserma (copyright fotopedrazzini.ch).

Giovedì 28 Marzo 2024Ritorna

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