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Acqua potabile: Losone con LEA per un servizio ad alto valore aggiunto

Il Consiglio comunale losonese deciderà sul mandato al nuovo Locarnese Ente Acqua (LEA) per l’approvvigionamento dell’acqua potabile.

Lo scorso anno è stata ha approvata dal Consiglio comunale di Locarno la trasformazione dell’Azienda acqua potabile in un ente autonomo di diritto comunale. Locarnese Ente Acqua (LEA) diventerà ufficialmente operativo all’inizio del 2024.

 

A breve, con il licenziamento del messaggio municipale per il mandato di prestazione (concessione) per la gestione totale del servizio di approvvigionamento e distribuzione dell’acqua potabile, sarà il turno del Legislativo losonese discuterne.

 

Da oltre 120 anni si è instaurata una proficua collaborazione fra il Comune di Losone e il capoluogo regionale per la gestione del servizio idrico locale. La prima convenzione con l’allora Società dell’Acqua potabile di Locarno-Muralto era stata firmata nel 1902.

 

Nell’arco dei decenni la società ha cambiato nome e forma, ma quest’aggregazione in ambito idrico si è rivelata un successo che continua a portare l’acqua potabile nelle case del basso Losone.

 

“Il mandato di gestione totale per Losone è nella sostanza uguale a quello approvato dal Legislativo di Locarno per la Città, con alcuni adattamenti alle specificità del nostro Comune, in particolare la non annessione in questa fase della frazione di Arcegno, che sarà approfondita e valutata in un secondo momento, e il mantenimento della possibilità di riscatto del pozzo alle Gerre”, ha dichiarato Nathalie Ghiggi Imperatori, capodicastero Protezione dell'ambiente e Acqua potabile di Losone.

 

“Il nuovo ente offrirà alla popolazione e alle aziende un servizio ad alto valore aggiunto, innovativo e in grado di affrontare le sfide future in questo importante settore, attento alla sicurezza della fornitura, alla promozione di un uso consapevole dell’acqua potabile e al rispetto dell’ambiente”.

 

Una gestione regionale del servizio acqua potabile

L’erogazione di acqua potabile è un servizio fondamentale. L’attuale frammentazione non consente di sfruttare al meglio le potenzialità regionali, mettendo a rischio la capacità di rispondere a eventuali future emergenze.

 

Negli scorsi mesi, quando il Canton Ticino era stato colpito da un lungo periodo di siccità, la tematica è tornata di grande attualità, evidenziando la necessità di unire le forze e consolidare il coordinamento a livello regionale.

 

La situazione del comprensorio dell’Azienda acqua potabile Locarno, di cui fa parte, oltre a Losone anche Muralto, era migliore di altre regioni, ma gli acquedotti del Locarnese non sono ancora sufficientemente interconnessi.

 

In questo senso il capoluogo ha recentemente adottato anche il nuovo Piano Generale dell’Acquedotto (PGA), che comprende l’intero acquedotto oggi gestito dall’Azienda acqua potabile di Locarno e in futuro da LEA, per progettare le infrastrutture necessarie ad assicurare i rifornimenti locali e la lotta contro gli incendi.

 

“L’attuale situazione climatica ci pone di fronte a importanti sfide per il futuro del nostro territorio. L’acqua è una delle nostre risorse più preziose e per la sua gestione sarà sempre più importante collaborare a livello regionale. Uno dei progetti del nuovo PGA riguarderà proprio il territorio di Losone” ha tenuto a precisare Ghiggi Imperatori.

 

“Nei pressi della Strada dei polacchi è prevista la realizzazione di un nuovo serbatorio che permetterà di aumentare i volumi d’acqua. A livello comunale, per quanto concerne invece la frazione di Arcegno, è in corso una procedura di variante di piano regolatore per la realizzazione del nuovo serbatoio di Novella. Seguirà la pubblicazione della domanda di costruzione e la richiesta di credito sarà sottoposta al Consiglio comunale” ha concluso Ghiggi Imperatori.

Giovedì 5 Ottobre 2023Ritorna

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