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Ritorno ai negozi e alle imprese di quartiere

Per quasi un anno e mezzo i buoni comunali sono circolati a Losone, movimentando oltre 800'000 franchi nella economia locale.

Il sistema dei buoni comunali era stato lanciato nel luglio 2020 per offrire un sostegno alla popolazione losonese e riavvicinarla alle attività economiche locali che avevano particolarmente risentito del confinamento.

 

Durante quel periodo i giganti dell’e-commerce e i grandi gruppi internazionali hanno potuto approfittare della loro posizione, mettendo ulteriormente sotto pressione le piccole e medie imprese ticinesi.

 

Nella Svizzera italiana ci si è rapidamente attivati sia a livello cantonale sia a livello comunale con diverse iniziative a favore soprattutto di ristoranti e attività di accoglienza. La maggior parte erano, però, azioni singole e circoscritte.

 

A Losone il progetto era stato fin dall’inizio ideato con l’intento di promuovere un circolo virtuoso, i cui effetti positivi riuscissero a propagarsi anche dopo la sua conclusione.

 

“A Losone siamo stati molto fortunati,” ha raccontato Manuela Pedroni del negozio di bricolage Manu Sognare-Creare. “Ho ricevuto tanti messaggi di persone di Locarno o Ascona che si complimentavano con il nostro Municipio per la bella iniziativa.”

 

Ma sono stati soprattutto i losonesi ad aver apprezzato il progetto. Dall’avvio dell’iniziativa sono stati richiesti oltre 40'000 buoni che hanno permesso di movimentare più di 800'000 franchi.

 

Clientela aumentata

Per molte persone è stata l’occasione per tornare a comprare nei negozi di quartiere e scoprire alcuni artigiani locali. Sono oltre 70 le attività economiche in cui sono stati utilizzati i buoni comunali. Ci sono negozi di alimentari, panetterie, officine di bici, ma anche imprese di costruzioni e artigianali.

 

La Macelleria Vietti in Via San Materno è stata tra i commerci più amati dagli utilizzatori dei buoni. “È stata un’esperienza molto positiva,” ha raccontato il titolare Pietro Vietti. “Ho chiaramente sperimentato un aumento della clientela.” Tante persone non avevano neppure idea che a Losone ci fosse una macelleria. “Sembra essere stata una sorpresa soprattutto per chi vive nella parte più nuova del Comune,” ha commentato. “Chi vive lungo Via Locarno esce di casa e va dritto al supermercato.”

 

Nella sua bottega non hanno trovato, però, solo carni e salumi di grande qualità. Vietti offre anche un vasto assortimento di prodotti locali come la farina ticinese, il riso locarnese, il miele dei Saleggi, ma anche diversi tipi di pasta, oli e vino.

 

Nella top 10 delle attività economiche più apprezzate non c’è solo l’alimentare. Anche il negozio di mobili Intercasa Arredamenti ha avuto molti losonesi particolarmente soddisfatti di poter spendere il loro denaro a Losone.

 

“I buoni sono stati un bell’incentivo a spendere nel Comune,” ha confermato Roberto Sutter, la cui famiglia gestisce la ditta fin dal 1989. “Per la verità, in questo periodo di pandemia, c’è stato un aumento generale della clientela, non solo quella losonese.”

 

Losone è, infatti, il secondo polo economico del Locarnese. Oltre a poter vantare ancora un vivace comparto industriale, il nostro Comune ospita numerosi commerci che, dopo un primo difficile momento, hanno saputo recuperare il terreno e rispondere alle sfide attuali.

 

Le piccole e medie imprese, le nostre datrici di lavoro

Naturalmente non tutta la nuova clientela è rimasta. “Quando un’attività sperimenta un aumento dell’affluenza per cause esterne, è normale che la maggior parte delle persone poi non si ripresenta,” ha spiegato Vietti. “C’è, però, sempre un 5%, che poi può essere un 2% o 10%, che rimane, perché ti hanno conosciuto meglio e anche se solo per una volta all’anno ritornano.”

 

I buoni comunali hanno offerto un aiuto immediato alla popolazione e le attività economiche in un periodo complesso, ma l’auspicio era prima di tutto di rafforzare a lungo termine i legami tra la comunità e le piccole e medie imprese locali. Legami che devono continuamente essere nutriti e curati.

 

Per molte imprenditrici e imprenditori è stata un’importante occasione per farsi conoscere. In Ticino, come nel resto della Svizzera, le piccole e medie imprese danno lavoro alla maggior parte della popolazione, ma spesso ce lo dimentichiamo.

 

Siamo sicuri che la prossima volta alcuni di noi prima di rivolgersi al solito grande sito di e-commerce o ad aziende internazionali, preferiranno ritornare nel negozio di quartiere o contattare una ditta ticinese.

Giovedì 23 Dicembre 2021Ritorna

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