Pannolini lavabili, come funzionano e quanto si risparmia

Si stima che in Europa circa 1 famiglia su 5 faccia già uso dei pannolini lavabili e l’interesse è sempre più diffuso nella popolazione.

 

Un interesse che non sorprende considerati i vantaggi economici ed ecologici di questa scelta. Tuttavia, c’è ancora un grande stigma attorno ai pannolini di stoffa. Perché poche altre cose risvegliano il panico come le feci umane.

 

Nell’arco dei sui primi 2 anni e mezzo di vita una bambina o un bambino consuma fino a 6’300 pannolini. Una massa enorme di rifiuti, oltre una tonnellata di materiale, che nasconde un notevole costo per le famiglie e la comunità.

 

È facile che il costo totale dei pannolini usa-e-getta passi inosservato. Del resto un pannolino costa circa 40 centesimi e in genere sono comprati in pacchi un poco alla volta. Ma basta fare quattro calcoli e prima che vostra figlia avrà iniziato a usare il vasino avrete speso oltre 2’500 franchi.

 

Non dobbiamo neppure dimenticare i costi nascosti. Questi pannolini usati, per ovvie ragioni, devono essere smaltiti con frequenza. Tanti sacchi della spazzatura scompaiono spesso fin troppo vuoti per liberarsi del fetore. E quello che non paghiamo direttamente con la tassa sui sacchi peserà sulle spalle della comunità nel suo insieme, genitori inclusi, tra i costi di smaltimento.

 

Infine, non possono essere tralasciati i costi ambientali. I pannolini sono prodotti con differenti materiali sia naturali, come la cellulosa, sia sintetici, come la plastica. Che siano completamente biodegradabili o meno, considerata la presenza di escrementi, i pannolini devono sempre essere depositati nell’indifferenziata per venire consegnati al termovalorizzatore cantonale.

 

Una soluzione rinnovabile

Tanti costi e tanti problemi a cui molte famiglie hanno trovato una soluzione nei pannolini lavabili. Quella che, però, può sembrare una scelta semplice, un nuovo tipo di pannolino, risveglia in molti genitori timori ancestrali.

 

I primi anni di vita di un neonato sono spesso segnati da notti insonni e quando si prova qualcosa di nuovo si vuole la rassicurazione che, se non semplificherà la vita, almeno non la complicherà.

 

Per usare i pannolini lavabili in modo esclusivo bisogna prevederne una ventina. Secondo il sistema scelto i prezzi possono variare dai 20.- ai 35.- franchi per pannolino lavabile.

 

Il costo iniziale può spaventare una famiglia, poiché può raggiungere i 400.- franchi, ma come abbiamo visto si tratta in realtà di un notevole risparmio rispetto al costo di più di 6’000 pannolini usa-e-getta.

 

Tanto più che i pannolini lavabili possono essere riutilizzati anche dalle sorelline o dai fratellini più piccoli, moltiplicando il risparmio.

 

Inoltre, in molti casi scegliere di utilizzare pannolini lavabili significa anche promuovere l’economia locale. Mentre, infatti, i pannolini usa-e-getta sono prodotti in massa da grandi gruppi internazionali, i pannolini lavabili sono in genere realizzati da piccole e medie imprese profondamente radicate nella propria comunità.

 

Ma l’aspetto economico è solo il primo elemento che viene preso in considerazione. Quando un neo-genitore deve cambiare in media fino a 7 pannolini al giorno, oltre a risparmiare, vuole anche la certezza di non doversi caricare di ulteriore lavoro.

 

Come pulire i pannolini lavabili

Forse, più dell’iniziale investimento finanziario, che viene rapidamente recuperato, è l’aspetto igienico che fa tremare anche i più parsimoniosi ed ecologici. La grande domanda che si pongono tutti e tutte è: che cosa comporta lavare questi pannolini?

 

È una preoccupazione condivisibile. Ogni genitore avrà fatto varie esperienze di “fuoriuscite” con i pannolini usa-e-getta che possono rompersi più facilmente di quanto si possa immaginare.

 

In generale i pannolini lavabili possono essere suddivisi in quattro grandi categorie: tutto in 1 (TI1), tutto in 2 (TI2), pocket/tasca e sistema 2 pezzi. Ogni tipologia presenta chiaramente diverse necessità di lavaggio, tuttavia le procedure sono nel complesso simili.

• Prima di tutto va rimosso il grosso delle feci dalla parte assorbente e smaltito nel gabinetto. Se utilizzate delle veline, l’operazione sarà molto più semplice e rapida.

• Dopodiché il pannolino può essere depositato nel bidone a secco, dove è meglio che non rimanga più di 2 o 3 giorni.

• A dipendenza di quanto indicato sull’etichetta, il lavaggio può essere sia a 40° sia a 60°. È consigliato scegliere programmi lunghi che usino molta acqua.

• Se si vuole lavare i pannolini con altri vestiti e indumenti, è meglio compiere prima un prelavaggio e solo dopo aggiungere il resto del bucato.

 

 

Gestire i pannolini lavabili è, quindi, molto più semplice di quanto tante persone immaginano. Inoltre, come abbiamo già osservato assicurano grandi opportunità di risparmio e contribuiscono a salvaguardare l’ambiente.  

 

Infine, un ultimo fattore, non meno importante, ma più complicato da verificare, è la questione legata alla salute. Che siano realizzati con materiali naturali o sintetici, i pannolini usa-e-getta contengono sostanze chimiche che potrebbero essere rilasciate ed entrare in contatto con la pelle delle neonate e dei neonati.

 

La Confederazione ha analizzato 21 pannolini monouso e ha trovato 4 sostanze pericolose, ma in quantità troppo basse per essere un effettivo rischio per la salute.

 

Tuttavia è immaginabile che indossare 24 ore su 24 un mutandone in plastica poco traspirante non sia, in ogni caso, particolarmente piacevole rispetto ai pannolini in stoffa.

 

Forse il pannolino lavabile non è la soluzione perfetta per tutti i genitori, ma per poter veramente giudicare è necessario armarsi di coraggio e provare. I pannolini in stoffa utilizzano sistemi tra loro anche molto diversi e ogni famiglia può valutare la tipologia che risponde meglio alle proprie esigenze.