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La messa in sicurezza di Via Saleggi promossa dalle famiglie

Cosa ne pensano le famiglie di Losone della nuova viabilità del comparto scolastico? Il Comune lo ha chiesto con un questionario.

È passato più di mezzo anno da quando Via Saleggi, la strada di accesso all’Istituto scolastico comunale di Losone, è stata messa in sicurezza. Dopo l’introduzione di una strada a traffico limitato durante l’orario di scuola, dalle ore 07:30 alle 17:00, la Polizia comunale ha potuto constatare che le situazioni di pericolo sono state quasi completamente risolte.

 

Lo scorso autunno il Comune ha trasmesso un questionario per raccogliere le impressioni dei genitori di bambine e bambini che frequentano la Scuola d’infanzia ed elementare. I risultati del sondaggio hanno mostrato che gran parte della popolazione ha accolto positivamente questa soluzione.

 

“Penso che questa nuova modalità di gestione sia ottima, efficace, più sicura e ordinata,” ha condiviso anonimamente un genitore. “Meno caos e confusione nei pressi delle scuole, oltre al fatto che si respira aria migliore e c'è più sicurezza stradale per ciclisti e pedoni”.

 

Quasi il 30% delle persone che hanno risposto al sondaggio ha dichiarato di aver cambiato la modalità con cui raggiunge l’istituto comunale, dopo il miglioramento della viabilità. Adesso, oltre 3 famiglie su 5 si spostano a piedi, in bici o monopattino.

 

Questo dato, che include anche bambini sotto i 6 anni, porta Losone poco al di sopra della media della Svizzera latina (63%) per la fascia fra i 6 e i 12 anni nel raggio di 3 km, ma molto al di sotto della Svizzera tedesca (9 bambini su 10).

 

Questa differenza si origina soprattutto per distanze superiori al chilometro. Fino a 1 km, quasi il 90% dei bambini si sposta a piedi in tutte le regioni linguistiche, ma oltre quella distanza nei cantoni tedeschi aumenta l’uso della bici, mentre nel resto del Paese si preferiscono mezzi pubblici e auto.

 

Più biciclette nel posteggio delle scuole

La ricerca “Mobilità di bambini e adolescenti”, coordinata dalla Confederazione e pubblicata nel 2019, ha ipotizzato che una delle ragioni di questa discrepanza sia da far risalire al fatto che nella Svizzera latina i giovani possiedono più raramente una bici e che gli appositi posteggi a scuola sono spesso piccoli, meno accessibili e poco sicuri. Il tema della sicurezza non è però limitato al posteggio.

 

A Losone, dall’autunno scorso il parcheggio delle bici della Scuola elementare, particolarmente grande e accessibile, ha registrato una crescita degli utilizzatori. Sembra quindi che la messa in sicurezza della strada di accesso alle scuole abbia spinto diversi ragazzi e ragazze a iniziare a pedalare.

 

Un altro elemento che influenza la mobilità dei più piccoli è il numero di veicoli che possiede una famiglia. Bambine e bambini, in famiglie senza auto, percorrono circa il 67% dei loro spostamenti a piedi, mentre il dato scende al 45% nelle famiglie con almeno due automobili.

 

Se una famiglia possiede una o più automobili è ovviamente stimolata a usarle a scapito di spostamenti che potrebbero venir svolti a piedi o con i mezzi pubblici, mentre sembra non esserci un’influenza sull’uso della bicicletta.

 

Purtroppo, nella Svizzera italiana la percentuale di bambini e adolescenti provenienti da famiglie con più auto è superiore a quella della Svizzera romanda, a sua volta superiore a quella della Svizzera tedesca.

 

Esercizio fisico e socializzazione

L’effetto positivo sulla salute di questi spostamenti quotidiani non va sottovalutato. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), con sede a Ginevra, ed Hepa Svizzera raccomandano infatti 180 minuti di attività fisica al giorno per le bambine e i bambini sotto i 5 anni e un’oretta per quelli più grandi.

 

Come si intuisce, l’esercizio compiuto andando e tornando da scuola, in una società sempre più sedentaria, è particolarmente importante non solo per i più piccoli, ma anche per gli adulti, che dovrebbero svolgere almeno 150-300 minuti di sforzo fisico a settimana. “Il percorso casa-scuola ora è ideale e accompagnare nostro figlio a scuola è un esercizio sicuro e piacevole,” ha confermato un altro anonimo genitore.

 

Inoltre, camminare o pedalare fino a scuola è anche un momento di apprendimento per i giovanissimi. “È bello vedere i bambini della Scuola dell’infanzia muoversi liberamente sulla strada, acquisendo ogni giorno nozioni su come muoversi in bicicletta o a piedi,” ha raccontato un’altra persona.

 

Infine, il nuovo assetto stradale sta anche offrendo ai più piccoli e a chi li accompagna maggiori occasioni di socializzare. Oltre una persona su due ha infatti dichiarato che il tragitto è molto o abbastanza un’opportunità di incontro per le famiglie.

 

Gli interventi si spostano su Via Cesura

Il questionario ha portato l’attenzione anche sulle situazioni di rischio in altre parti del comparto scolastico.

 

Mentre quasi un genitore su 2 ha notato un miglioramento della sicurezza stradale, il 19% di chi ha risposto ha riscontrato un peggioramento. Le poche esperienze negative sono da ricondurre a problematiche già note alla Polizia comunale, ma che la nuova viabilità ha accentuato.

 

La circolazione è “migliorata sicuramente nella zona Scuola dell'infanzia, ma è peggiorata in fondo a via Cesura,” ha spiegato un genitore. “La situazione in fondo a via Cesura (dove sono presenti 6 parcheggi pubblici) era già problematica prima del cambio di segnaletica, ora la situazione è peggiorata con molte vetture di genitori che aspettano i bambini parcheggiate in qualsiasi spiazzo libero, con conseguenti intasamenti”.

 

Il Comune si è già attivato alla fine del 2024, in collaborazione con uno studio di ingegneria del traffico, al fine di trovare una soluzione per mettere in sicurezza anche la parte finale di Via Cesura.

 

La Polizia comunale ha anche svolto regolari controlli giornalieri, nell’arco di diversi mesi, per valutare la disponibilità di posteggi nel comparto scuole. Nella zona “campi da calcio” è stata rilevata un’occupazione mattutina di appena il 20%, mentre in Via Cesura è stata confermata la presenza di diverse automobili in sosta fuori dalle aree dedicate.

 

Pedibus in crescita

Andare a scuola a piedi o in bici, prima accompagnati e poi da soli, è un importante momento di crescita per le bambine e i bambini. Secondo ATA, l’Associazione traffico e ambiente, questa tradizione svizzera si è sviluppata nel periodo in cui le madri lavoravano a casa e si organizzavano tra di loro per accompagnare a turno le bambine e i bambini in gruppo a scuola.

 

Anche se adesso le donne lavorano fuori casa tanto quanto gli uomini, i genitori continuano a sostenere la necessità di insegnare alle proprie figlie e figli ad andare a scuola in modo autonomo.

 

A guidare i più piccoli ci sono le accompagnatrici e gli accompagnatori del Pedibus, organizzato nel nostro Comune dal comitato dell’Assemblea dei Genitori dell'Istituto Scolastico di Losone. Il numero delle “linee” varia di anno in anno, ma se ne possono attivare sempre di nuove, su richiesta delle famiglie e proponendosi come accompagnatori “autisti”.

 

Chi volesse visionare i risultati del questionario può scaricare la rivista comunale Losonè cliccando qui di seguito: Losoneè primavera 2025

Giovedì 27 Marzo 2025Ritorna

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