News ed eventi

La riserva forestale del Parco del Bosco di Maia

Ai margini dei nuclei storici di Losone sorge la Collina di Maia, l’unica riserva forestale in Ticino situata vicino a un agglomerato urbano.

Il bosco rappresenta la componente territoriale di maggiore entità nel perimetro del Parco nazionale del Locarnese. Le vaste formazioni forestali che si estendono da basse quote fino al limite superiore delle foreste sono in gran parte in evoluzione naturale da diversi decenni e rappresentano la matrice primaria di connettività ecologica e paesaggistica tra i  diversi comparti territoriali e anche con i territori limitrofi oltre frontiera.

 

Si tratta di una peculiarità unica nell’arco alpino che fa della parte boscata della fascia collinare e montana del Parco uno dei suoi fiori all’occhiello. Anche Losone porterà in dote al futuro Parco Nazionale del Locarnese un bosco. La zona centrale del nostro Comune corrisponde, infatti, all’attuale Parco forestale della Collina di Maia. Si tratta di uno dei primi parchi protetti del Canton Ticino, istituito nel 1998, ed è iscritto nell’Inventario dei paesaggi, siti e monumenti naturali d’importanza nazionale.

 

Natura d’importanza nazionale alle porte di una città

Essendo vicino a un agglomerato urbano e di facile accesso, la Collina di Maia ha favorito e favorisce una fruizione della zona in chiave didattica, grazie alla quale i visitatori possono scoprire un ecosistema in cui la natura si sviluppa liberamente. Già a partire dalla fine degli anni ’80 nella Riserva è presente un suggestivo Sentiero educativo e, dal 2000, la Scuola nel Bosco, struttura che promuove attività a contatto con la natura rivolte principalmente ai bambini ma che possono,  in diversi casi, coinvolgere ed entusiasmare anche gli adulti, come successo ad aprile durante la passeggiata geo-archeologica in compagnia del ceramista Marco Mumenthaler.

 

All’interno della Riserva Forestale si trovano aree protette d’importanza nazionale: gli stagni e i biotopi di Mondrigo, Bolletina Lunga, Barbescio, Maia per la riproduzione degli anfibi, tra cui il tritone punteggiato. Con il Parco è stato avviato un progetto di recupero e valorizzazione di questi stagni, in particolare della palude del Barbescio. Inoltre, in collaborazione con il Museo cantonale di Storia Naturale, si sta promuovendo lo studio dei suoi boschi, un ecosistema ancora in parte sconosciuto.

 

Un Parco per la gente

L’accessibilità e la prossimità al centro urbano rendono questo bosco particolarmente importante per il Parco Nazionale del Locarnese. Per farlo (ri)scoprire alla popolazione sono già stati realizzati diversi eventi tra cui la passeggiata didattica, naturalistica e geologica “Curiosità e misteri della Collina di Maia” e la “Camminata musicale” attorno al nucleo medievale di Arcegno.

 

L’inclusione della Collina di Maia nelle zone centrali del Parco Nazionale del Locarnese offrirà l’opportunità di migliorare la valorizzazione di questo prezioso patrimonio, conservando allo stesso tempo le attuali attività dell’area. Sulla Collina di Maia sarà infatti possibile la regolazione del cinghiale; o passeggiare con il cane al guinzaglio lungo i principali sentieri di attraversamento. Si potrà continuare a fare arrampicata e bouldering a Barbescio, la cui area di sosta sarà mantenuta così come lo saranno quelle a Mondrigo, Maia e verso Ortighee.

 

Lungi dall’essere chiusa sotto una campana di vetro, la Collina di Maia, grazie alle attività e alla promozione organizzate in collaborazione con il Parco, sarà un luogo sempre più vicino alla gente, dove immergersi nella natura e scoprire la bellezza di ciò che ci circonda come successo alla fine di aprile con le due giornate dedicate alla biodiversità.


“Il Parco sarà in grado di promuovere aspetti del nostro territorio che magari conosciamo poco o in modo superficiale; cosa che abbiamo già avuto modo di apprezzare in più di un’occasione grazie agli eventi a tema organizzati a Losone e ad Arcegno nel corso di questi anni”, ricorda il Sindaco Corrado Bianda che conclude: “In una regione a vocazione turistica come la nostra, il Parco sarà inoltre un ulteriore richiamo per chi vuole visitare la nostra regione; porterà nuovi posti di lavoro, nuove occupazioni, nuove attività. Per questi semplici ma importantissimi motivi, il sì di Losone è forte, chiaro e convinto”.

 

Giovedì 17 Maggio 2018Ritorna
Il Locarnese visto dalla Collina di Maia

Torna su